Alunni e docenti all'interno del Museo dello sbarco di CataniaLe classi 3 B e 3 E, accompagnate dalle docenti Melfi, Nicolosi, Scoletta, hanno partecipato alla visita al Museo dello sbarco in Sicilia per concretizzare quanto studiato in classe attraverso un tuffo nel passato. Gli alunni hanno potuto “fare storia” visionando documenti, immagini, filmati- Luce relativi al periodo e a quanto accaduto in Sicilia tra il 10 luglio e l’8 settembre del 1943. Per mezzo di un percorso didattico che ricostruisce luoghi siciliani prima e dopo i bombardamenti, i nostri ragazzi hanno vissuto un momento storico importante per l’Italia e soprattutto per la nostra Sicilia.

Gli alunni sono stati particolarmente coinvolti dalla simulazione dei bombardamenti e nel ritrovarsi in un rifugio antiaereo al punto da commuovere ed emozionare molti di loro. Si è poi passato ad individuare, su mappe geografiche, le tappe dello sbarco nella Sicilia occidentale: la battaglia di Gela, Augusta, Troina, Ponte primo sole, Catania.

Suggestivo è stato l’”incontro” con i protagonisti della storia rappresentati da straordinarie statue di cera raffiguranti Churchill, Roosevelt, Mussolini, Vittorio Emanuele, la tenda con le statue dei generali Castellano e Eisenhower al momento della firma dell’armistizio a Cassibile.

Infine la storia del popolo siciliano raccontata dagli scatti del fotografo statunitense Phil Stern ha permesso agli alunni di “guardare” dentro l’assurdità della guerra, di tutte le guerre, osservando gli sguardi perduti e spauriti dei siciliani durante lo sbarco non diverso dagli sguardi che ancora oggi si possono vedere nei telegiornali.  La mostra si è conclusa con la riflessione da parte degli alunni dettata dalla frase di Giovanni XXIII “La pace è un bene supremo. Dimenticarlo è una follia”.

Purtroppo questa dimenticanza avviene facilmente e l’uomo diventa folle.

Giusi Nicolosi