Uno degli elaborati realizzatiDescrizione

Il progetto, indirizzato ad una classe terza di scuola secondaria di primo grado, è stato strutturato secondo la metodologia e le regole del Debate. Il titolo Persuade di più il bastone o la parola, trae spunto dalla lettura di un’intervista rilasciata dall’attivista indiana Sampat Pal, che con le sue adepte, ha creato a partire dal 2006, la Gang del sari Rosa. La riflessione sulla condizione delle donne in India e nel mondo in generale, ha aperto un dibattito sull’importanza del valore della vita e dell’essere umano, senza distinzione di sesso, età, nazionalità ecc. e sulla condizione di sfruttamento o schiavitù a cui, purtroppo, ancora oggi è sottoposto.

La questione sorta da queste riflessioni è stata quella di sostenere se fosse opportuno, per chi è vittima di sorprusi, di ricorrere per difendersi alla violenza o cercare attraverso il dialogo o la resistenza non violenta, il raggiungimento dei propri diritti. Partendo da tale quesito, gli alunni hanno messo a confronto le azioni di grandi personalità quali Gandhi, Martin Luther King, Mandela, di contro a figure contemporanee come la citata Sampat Pal o semileggendarie come Madame Popova della Russia zarista, cercando di presentare, con tesi diametralmente opposte le loro opinioni, in un dialogo ordinato e rispettoso.

Gli alunni al lavoroObiettivi generali e ricaduta sulla didattica

Il progetto si propone di raggiungere due obiettivi, il primo didattico, il secondo educativo.

L’argomento trattato ha permesso di approfondire determinate tematiche inerenti al programma di storia, di abituare il ragazzi alla ricerca e alla selezione di informazioni, al confronto tra argomenti, necessario per sviluppare una riflessione critica, e alla elaborazione di un’opinione personale, coerente, coesa e attinente allo studio effettuato, che diventerà poi l’anima portante del dibattito.

Inoltre la pratica del Debate educa ad osservare scrupolosamente i turni di parola necessari per l’efficacia comunicativa, evitando interruzioni e prevaricazioni, predisponendo gli interlocutori all’ascolto Un altro elaborato realizzatoe al rispetto delle opinioni altrui, pur sostenendo le proprie.

Pertanto gli obiettivi che il progetto si pone sono i seguenti:

  • Saper analizzare, confrontare e selezionare le informazioni
  • Saper elaborare in modo personale un contenuto, una fonte, un’immagine
  • Saper esporre in modo chiaro gli argomenti
  • Rispettare i turni di parola
  • Rispettare le opinioni altrui
  • Collaborare attivamente in gruppo

Il progetto infine, prospettato come un gioco da svolgere fra compagni di classe, ha coinvolto ogni singolo alunno destinatario di un compito specifico (debater, giudice, arbitro, cronometrista, pubblico sostenitore), ciò ha permesso non solo di responsabilizzare i discenti ma di attuare una didattica inclusiva e collaborativa, senza esclusioni o ruoli subalterni. Il progetto cosí strutturato indirizza l’alunno verso l’acquisizione delle otto competenze chiave di cittadinanza.

Modi, tempi e strumenti di attuazione

Il progetto è stato realizzato durante le ore curriculari, spesso in concomitanza con le lezioni di geografia.

I tempi di realizzazioni sono stati scanditi in tal modo:

Gennaio: presentazione del Debate e delle regole

Febbraio: ricerca e selezione del materiale

Marzo – Aprile: elaborazione in forma di dibattito del materiale

Maggio: realizzazione del Debate in classe

Come strumenti sono stati presi in considerazione: libri di testo, fonti da Internet, interviste,visione di documentari e letture di brani.

Referente del progetto:prof.ssa Domenica Emanuela Nicotra

Collaboratrice prof.ssa Margherita Randazzo