Un momento dell'incontro con la Polizia di StatoLa nostra scuola ha partecipato quest’anno al progetto proposto dalla Questura di Catania “A scuola con la Polizia di Stato” il cui scopo è stato quello di rafforzare il senso della giustizia e della legalità, nonché accrescere la fiducia nelle Istituzione e in particolare nelle Forze dell’Ordine.

Il progetto si è articolato in tre incontri gestiti abilmente da Carlo Russello, Assistente Capo della Polizia di Stato.

Gli incontri hanno coinvolto le classi seconde della scuola secondaria di primo grado di entrambi i plessi e si sono svolti in tre giornate: il 31 gennaio, il 14 febbraio e il 21 febbraio.

Tanti gli argomenti trattati. Nel primo incontro l’Agente Russello, presentandosi agli alunni, ha voluto sottolineare l’importanza della legalità nella vita di tutti i giorni e nell’affrontare problemi quotidiani. Tra i vari argomenti si è parlato dell’importanza, nella vita, di scegliere il bene, scelta che porta al rispetto degli altri e alla lotta di fenomeni sempre più frequenti come il femminicidio. Durante questo primo incontro l’Agente Russello ha presentato un concorso grafico avente come tema la legalità.

Il secondo incontro ha avuto come argomento il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. L’Agente ha messo in evidenza la necessità di aprire occhi, cuore e mente di fronte a tali fenomeni che ha poi esaminato dal punto di vista sia dei bulli, che delle vittime, per mezzo della visione dello spot contro il bullismo girato dagli studenti della Civica Scuola di cinema Luchino Visconti di Milano. In questo spot si è sottolineata la necessità della denuncia perfettamente espressa dallo slogan “Svuota il Sacco”.

Il terzo incontro ha visto la messa in scena di un sociodramma realizzato da tutti gli alunni con ruoli differenti: giudice, avvocato, testimoni, imputato e giuria popolare. Diretto dall’agente Russello, nel ruolo di PM, è stato messo in scena un processo penale a carico di un bulletto. La simulazione del processo ha fatto comprendere agli alunni il rischio penale a cui va incontro il bullo e come si articola un processo.

L’incontro si è concluso con la premiazione del concorso grafico.

Ecco alcune riflessioni da parte di alcuni alunni che hanno partecipato.

Cocimano: Mi ha particolarmente colpito il tema trattato nella seconda giornata e cioè “bullismo e cyberbullismo”. Ho capito che non dobbiamo fermarci a prendercela con il bullo, che è quasi sempre in gruppo, ma sento che nel nostro piccolo potremmo fare qualcosa anche noi! A volte può capitare che siamo spettatori, però la cosa giusta da fare è AIUTARE chi è in difficoltà, non LASCIARE PERDERE!

Meli: L’argomento che mi ha più interessato è stato quello sul “rispetto”: il rispetto di genere, perché a volte l'uomo vuole essere superiore alla donna; il rispetto degli immigrati, perché molti di loro vogliono trovare una nuova casa dove vivere serenamente e in tranquillità, il rispetto di chi è in difficoltà e ha bisogno di essere aiutato.

Alicata: Mi è piaciuto il video in cui si raccontava di un uccellino che aveva paura dell'acqua ma poi ha visto un paguro andare sotto la sabbia e, visto che stava arrivando un’onda, si è messo anche lui sotto la sabbia. Quando l'onda è passata il piccolo uccellino ha visto pesci, conchiglie e tante altre cose belle che esistono nei mari. Questo filmato a me ha fatto capire che dobbiamo affrontare le nostre paure

Salinaro: Ho capito che ogni scelta ha la sua conseguenza e bisogna sempre parlare con un adulto quando si vive una difficoltà, come quando si è vittima di un bullo.

Giusi Nicolosi