In occasione del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’ONU nel 1999, le classi 3a B e 3 a C del nostro istituto hanno partecipato ad un’attività promossa all’interno del progetto Erasmus+ “Convivendo con-vivencia” gestita dalla prof.ssa Melfa, membro dello staff Erasmus, e nell’ambito dell’Educazione alla legalità e cittadinanza di cui è referente la prof.ssa Nicolosi.
Nelle scorse settimane gli alunni di 3a C hanno dato vita ad un interessante e fruttuoso dibattito, partendo da un brainstorming seguito da una riflessione guidata sulle differenze tra uomo e donna e sugli stereotipi di genere che spesso sono all’origine delle violenze: perché riteniamo che solo gli uomini possano praticare la boxe o che possano essere dirigenti, mentre pensiamo alle donne come pallavoliste o infermiere, ma non come giocatrici di calcio o medici? Alcuni alunni hanno confermato la loro convinzione sul fatto che uomini e donne siano diversi, ma debbano avere le medesime possibilità sia nel lavoro che nella gestione del tempo libero, altri sono usciti, gradualmente e con l’aiuto dei compagni, dai loro pregiudizi e hanno accolto nuovi punti di vista. È proprio questo il senso di simili iniziative scolastiche: fornire agli studenti argomenti e spunti di riflessione che li aiutino a considerare opinioni differenti dalle proprie, smussare convinzioni nate da pregiudizi, acquisire informazioni nuove e avviare cambiamenti significativi atti a formare gli adulti di domani.
Nell’ambito del progetto “Legalità e Cittadinanza attiva”, gli alunni hanno voluto creare un posto vuoto in memoria delle donne vittime della violenza maschile. Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto a casa, al lavoro, sul tram, a scuola, in metropolitana, nella società.
Il posto vuoto, insieme a delle scarpette rosse, vuole quindi simboleggiare una Assenza, una donna che non c’è più ma che avrebbe dovuto esserci. Gli alunni hanno inoltre creato cartelloni con riflessioni, pensieri, testi di canzoni, brani della letteratura italiana su cui riflettere e sperare che tutti riflettano così da costruire un cammino di educazione al rispetto di degli altri e in particolare della donna, creatura forte ma fragile soprattutto rispetto alla forza bruta di un uomo, se tale può essere definito chi la colpisce con violenza.
In seguito, i ragazzi hanno avviato una indagine on line, rispondendo ad alcune semplici domande, per poi “costruire” un cartellone in lingua spagnola che presentasse un vero e proprio calendario della violenza, dando particolare risalto alla presenza di bambini, le cosiddette “vittime collaterali” dei femminicidi.
Tutti gli alunni delle due classi hanno dato il proprio contributo alla ricerca e alla realizzazione del cartellone, ma è necessario sottolineare il fondamentale apporto di Danilo Barbera ed Enza Desi, studenti della classe 3a B che hanno dimostrato grandi sensibilità e maturità, capacità di organizzazione, approfondimento e autonomia operativa.
Un grazie particolare al prof. Sciacchitano per la sua collaborazione nel corso delle attività svolte nella classe 3aC.
Giusi Nicolosi “Progetto legalità e cittadinanza attiva”
Annalisa Melfa “Progetto Erasmus+”