Un momento dell'incontro con il rappresentante della Polizia PostaleAnche quest’anno, mercoledì 11 dicembre, nell’ambito del progetto educazione alla legalità e lotta al cyberbullismo, si è svolto nella nostra scuola l’incontro con la polizia postale di Catania.

A tale incontro hanno preso parte gli alunni delle classi quinte della scuola primaria e gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di primo grado di entrambi i plessi.

L’incontro è stato diretto dall’ Agente Luca Mammano che, grazie anche alle sue capacità comunicative, ha saputo interessare i nostri alunni e farli riflettere sui problemi e i pericoli connessi all’uso poco responsabile del web.

Si è voluto, a differenza degli anni scorsi, rendere partecipi dell’incontro soprattutto i ragazzi che iniziano ad entrare nel mondo degli smartphone e dei social, perché a partire dai nove/dieci anni molti cominciano a navigare su internet, a fare foto, ad usare WhatsApp, in modo autonomo, ciò senza più il diretto controllo di un adulto.

La finalità dell’incontro è stata quella di stimolare gli alunni, a partire dai più piccoli, passando in rassegna le possibili fonti di rischio e i potenziali pericoli del mondo del web con particolare attenzione per le nuove forme di cyberbullismo ormai molto diffuse e veicolate, soprattutto, attraverso i Social Network.

In modo particolare sono stati affrontati problemi come furto d’identità sui social, furto di password, furto e uso di foto utilizzate a scopo illegale, cyberbullismo e altro. 

L’agente ha sottolineato come molti dei reati informatici siano perpetrati attraverso Instagram e WhatsApp. Mezzi social come Facebook hanno perso mordente, i giovani fanno largo uso del social per immagini ed è proprio lì che si nascondono i pericoli maggiori. Il problema più grosso, senza dubbio, è quello dell'adescamento di minori, da parte di malintenzionati, per mezzo di profili fasulli creati "ad hoc", che hanno lo scopo di sedurre il minore.
Gli argomenti trattati hanno suscitato grande interesse negli studenti che hanno seguito attivamente, con attenzione e curiosità ogni momento della conferenza.

Il fine dell’incontro con la polizia postale non è stato e non vuole essere la demonizzazione di Internet o dei servizi che esso offre né dei mezzi elettronici utilizzati per “navigare” ma ha voluto far riflettere sull’opportunità di sfruttare al meglio e consapevolmente questa immensa risorsa, evidenziandone il valore di strumento formativo; ma perché questo accada è necessario che i ragazzi imparino ad usare la testa e che genitori e docenti li guidino ad un uso sempre più attento e responsabile, facendo vedere pericoli in cui si può cadere quando si è collegati ad internet.

L’incontro è stato apprezzato dalle maestre della scuola primaria, a cui va il mio grazie per la loro partecipazione e per l’attento interesse delle loro classi. Le colleghe della scuola primaria hanno visto in tale incontro un valido strumento di educazione e riflessione, che sicuramente avrà un proseguo nelle attività di classe, sull’uso del web ed è stato evidenziato come il gioco, che l’agente ha fatto con i ragazzi sulla differenza del portare dei pesi da soli o in compagnia, sia stato un importante messaggio educativo indirizzato a promuovere la solidarietà nei confronti di chi possa, malauguratamente, trovarsi a vivere pericoli connessi alla rete o fosse vittima di cyberbullismo.

Giusi Nicolosi